Immigrazione cinese

La crescita economica pratese del secondo dopoguerra, ha generato una forte domanda di lavoro e prodotto allo stesso tempo diverse opportunità di impiego, talmente grandi da non poter essere soddisfatte dalla sola popolazione residente.

Ecco allora che si sono andati via via espandendo flussi di immigrazione provenienti dal sud Italia, in un primo momento, dall'estero poi, che hanno reso Prato una delle città più urbanizzate della Toscana.

Il flusso più alto di immigrazione è quello che dagli anni '90 in poi ha visto l'insediarsi a Prato della comunità cinese, i quali non hanno assunto, da subito, la posizione di lavoratori dipendenti, come nel caso dei nord-africani o dei pakistani, ma si sono andati a costruire un tessuto di piccole imprese nel settore della maglieria e della confezione pronto moda.

Queste piccole imprese hanno assunto prevalentemente loro connazionali e hanno mostrato una tendenza ad acquisire imprese terziste rispetto all'attività di confezione e fornitura.

Questo ha fatto si che si sia venuta a creare una comunità parallela che si è insediata a Prato con vere e proprie sedi e attività, tutto strettamente in regola.

Dati certi ci dimostrano che all'inizio del 2007 erano attive circa 3.200 inprese con titolari cinesi, regolarmente iscritte alla Camera di Commercio di Prato.

 

Economia e Lavoro a Prato, il settore tessile