Arti Antiche a Prato
Prato, cosi come Firenze, possono essere considerate delle vere e proprie città d'arte. In modo particolare a Prato,quando si parla di arte, non ci si riferisce soltanto alla pittura, alla scultura e ai grandi nomi della storia, ma a mestieri particolari, tipici del posto, che si sono tramandati per anni, dalle botteghe antiche fino ai giorni nostri.
Arte della Lana
E' considerata l'arte più importante della città, al vertice della quale stavano addirittura quattro Consoli, ai quali di volta in volta il Comune affidava importanti funzioni di pubblica utilità.
Arte dei Calzolai
Gli artigiani si riunivano nella Compagnia degli Innocenti che era intitolata a San Paolo e in seguito ai Santi Filippo e Jacopo. Più tardi cominciarono a radunarsi nella chiesa di San Giovanni Rotondo sulla piazza della Pieve.
Arte dei Legnaioli
Si tratta di una delle Arti Minori. A fianco dei quattro provveditori alle strade, il Podestà poneva un legnaiolo e un maestro di pietra, affinchè portassero ai magistrati il resoconto dei loro sopralluoghi e vigilassero sul funzionamento degli edifici e sul buon funzionamento delle strade.
Arte dei Fabbri
Comprendeva Lanciai, Lucernai, Ramai e altri artigiani; Il protettore dell'Arte era San Lo, o San Alò, e la loro festa ricorreva il 25 giugno nella Compagnia di San Noveri e di San Bartolomeo presso il Convento del Carmine.
Arte dei Pizzicagnoli
Ne facevano parte i venditori di civaie, vasellami, vetri, erbaggi, sale, carbone, i pesciaioli e i pollaioli.
Arte dei Beccai
Il simbolo di quest' arte era il becco, segno con il quale venivano marcate anche le carni da macello. All'arte erano accostati due consoli e si dovevano rispettare una serie di rigide regole di successione da padre a figlio, per poter mantenere viva l'arte.
Arte dei Giudici e Notari
Il luogo in cui si radunavano coloro che facevano parte di quest'arte era la chiesa di San Donato e il premio che veniva assegnato aveva un fregio a fogliami e uno stemma particolare.